Due ampie sale, poche e selezionate pizze in carta (sette), farine biologiche, materie prime campane: ecco gli ingredienti di un’offerta capace di raccontare, con un piatto, un intero territorio. Ne sono un esempio il conciato romano di Manuel Lombardi, le mozzarelle di Mimmo La Vecchia del Casolare di Alvignano, il pomodoro San Marzano Dop, solo per citarne alcuni. E in carta, oltre all’Antica Margherita, c’è anche quella Gialla, e poi la Pesto di basilico, la Cetara e la Pizza dell’Alleanza Slow Food. Davanti al forno, oltre a Sorbillo che va e viene da Napoli, un team capitanato da Gennaro Salvo, che ha anche lui alle spalle una famiglia di pizzaioli. Come dire, una ventata di spirito partenopeo in pieno centro.
Gino Sorbillo, il proprietario.
Lievito Madre al Duomo
Largo Corsia dei Servi, 11