Ma non è tutto semplice come sembra; infatti è opportuno distinguere, nel campo degli Omega-3, tra alimenti, integratori e farmaci.
Omega-3 come alimento.
Come detto, gli effetti positivi derivanti da una dieta ricca di Omega-3 sono stati evidenziati da numerosi studi. Non ultima una recente indagine (Akesson, Larrson, Discacciati, Wolk, A low risk diet and lifestyle habits in the primary prevention of myocardial infarction in man: a population-based prospective cohort study, 2014) condotta su oltre 20.000 uomini adulti senza preesistenti malattie cardiovascolari: la ricerca ha dimostrato che la “dieta a basso rischio” (comprendente frutta, verdura, legumi, frutta a guscio, latticini magri, cereali integrali e pesce) comporta, da sola, una riduzione del 16% del rischio di infarto.
Omega-3 come integratore
“Sulla base degli effetti favorevoli sulla salute di diete ricche di Omega-3 sono state messe in commercio numerosissime preparazioni di integratori alimentari – commenta Paola Minghetti, Professore, Dipartimento di Scienze Farmaceutiche, Sezione di Tecnologia e Legislazine Farmaceutiche, Università degli Studi di Milano –; ma è importante dire che gli integratori contengono una quantità inferiore di Omega-3 rispetto ai farmaci e sono destinati al consumo da parte di persone sane che vogliono mantenere lo stato di benessere esistente”.
Quindi, se parliamo di mantenimento di uno status quo ideale, gli integratori a base di Omega-3 vanno più che bene; tuttavia, in casi di patologie dove è necessaria una terapia, sono i farmaci e non gli integratori che possono realmente dare una mano.
Omega-3 come farmaco.
Perché può essere necessario un farmaco? Una breve premessa è d’obbligo: gli acidi grassi polinsaturi (nome complesso per dire Omega-3), sono sostanze che il nostro organismo non è in grado di produrre; pertanto la dieta è centrale nell’assorbimento di queste sostanze. Quando la dieta è sufficiente. Perché ci sono condizioni patologiche che necessitano di un “aiutino”, che nemmeno gli integratori, come abbiamo visto, possono dare. Infatti i più recenti farmaci a base di omega-3 disponibili in commercio presentano una concentrazione di omega-3 superiore all’85%: un aspetto da non sottovalutare, in quanto studi clinici hanno dimostrato che la prevenzione cardiovascolare è prodotta con omega-3 in concentrazione superiore proprio all’85%.
Insomma, gli omega-3 sono un interessante esempio di sostanza che è al contempo alimento, integratore e farmaco; differenze importanti da comprendere per rispondere ad esigenze diverse nel miglior modo possibile.