Un centro multifunzionale di 1.500 metri quadri dove imparare a cucinare, degustare e studiare i progressi dell’arte culinaria; una scuola per aspiranti professionisti e cuochi amatoriali; un’occasione per stare al fianco di grandi chef e imparare (per citare solo un esempio) a cucinare soufflé e sformati nel corso dedicato all’eterna sfida tra cuochi italiani e i nostri cugini transalpini.
“È una Scuola diversa dal comune – commenta Roberto Carcangiu, Direttore Didattico. I nostri allievi non imparano solo a cucinare: ricerca e sviluppo sono parte integrante della filosofia d’insegnamento”. Corsi professionali certificati per cuochi, pasticcieri e panificatori, percorsi post-diploma per chi desidera entrare nel mondo della ristorazione e della pasticceria: questo l’asse portante del campus.
Percorsi formativi che abbracciano tutte le esigenze: dalle più glamour, grazie a chef stellati che insegnano a comunicare con successo un piatto, fino alle più tradizionali e studiate per format specifici (avete già pensato al menù di Natale? Beh, anche qui la Scuola ha pronte molte sorprese!). “La cucina è certamente creatività – continua Carcangiu – ma questa arriva dopo aver acquisito e consolidato una tecnica che non concede nulla alle incertezze. Il cuoco non è un artista, ma un artigiano”.
Un confronto aperto con le tendenze del momento, quei cooking show televisivi che spesso concedono molto (troppo?) all’estetica del piatto: “In televisione l’attenzione è rivolta alla presentazione della pietanza, ma un bravo cuoco deve prima tutto conoscere le cotture degli ingredienti che utilizza. Deve padroneggiare la materia prima: questo è uno dei messaggi trasmessi ogni giorno davanti ai fornelli”.
Se è vero, come sostiene Luigi Vissani, che “gli ingredienti di un piatto sono come cavalli: bisogna saperli domare”, il Campus Culinario di Congusto Gourmet Institute vive su questa filosofia, che si prepari un complesso menù a base di spezie o un Valentine’s Brunch da condividere con la persona amata.