Se si domanda a Richard Toix in cosa consista il suo lavoro risponde in un solo modo: “cerco di portare felicità alle persone”. Potremmo definire il grande chef stellato francese un “agente della felicità”, un cuoco che parla così di sé: “quando si chiede ai bambini che cosa vogliono diventare da grandi di solito le risposte riguardano gli astronauti, i medici, gli avvocati: io ho sempre saputo che sarei diventato un grande chef”.
“Le persone non sanno fare la spesa e pensano di comprare prodotti sani: questo è il dramma di una società che sta perdendo la sua cultura gastronomica”. Le parole hanno un peso e queste prime battute di un’intervista concessa a noi di A Tavola dallo chef Matteo Scibilia, cuoco dell’Osteria della Buona Condotta di Ornago in provincia di Monza-Brianza, scuoteranno diffuse convinzioni.
Avete anche voi dei segreti? È un po’ che mi frulla questa domanda in testa. Mi spiego meglio. Credo che la conoscenza, soprattutto negli ultimi anni, abbia assunto una posizione dominante nel mondo dell’alimentazione. Vogliamo sapere (e ci sono anch’io tra queste persone!) tutto di ciò che mangiamo: origine degli ingredienti, filiera di produzione, conservazione dei prodotti.
Spesso, però, girando per fiere ed eventi enogastronomici, mi rendo conto di come un’aura di segretezza e mistero intorno a un prodotto al palato eccezionale porti ricchezza e, per i più curiosi, nuove conoscenze. Il mistero alimenta la voglia di conoscenza. È un circolo virtuoso.
Ci ho riflettuto assaggiando “Ipogeo”, un formaggio prodotto da “Le Affinità Gustative”, un piccolo laboratorio di stagionatura e affinamento di pecorini e caprini situato nel cuore del centro storico rinascimentale di Mondavio, piccolo borgo nelle Marche, in provincia di Pesaro-Urbino.
Centrifugati e frullati con verdure e frutta di stagione: un toccasana per la nostra salute tra gli sbalzi di temperatura autunnali e i freddi pomeriggi d’inverno. Anche una rassegna importante come Milano Golosaria 2016 se n’è accorta; ed è per questo che è stato dedicato un laboratorio a questi prodotti, semplici e genuini, che possono aiutarci contro i malanni di stagione sempre dietro l’angolo. Anche con qualche curiosità e novità per il palato.
La chef Teresa Biotti ha presentato tre ricette molto semplici: due centrifugati e un frullato. Vediamoli uno per uno.
Succede quasi ogni giorno di scontrarsi contro pregiudizi e stereotipi. Sono quelle frasi fatte che hanno lo stesso effetto di una passeggiata in pantaloncini corti in mezzo ad un cespuglio di ortiche.
Uno di questi stereotipi riguarda la cucina tedesca, e recita più o meno così: “Ma cosa vuoi che ne capiscano quelli di cucina! Mangiano solo würstel e crauti!” Un tempo forse…ma anche su questo ho molti dubbi.
Sì perché durate i miei ultimi viaggi in Germania, dove ritrovo parenti ormai emigrati da anni, ho avuto la fortuna di respirare le nuove tendenze in fatto di gastronomia tedesca; e sono movimenti che aprono la mente (oltre che le papille gustative).
Ed è così che ho assaporato la contaminazione tra profumi, sapori e culture. Si parla spesso di un’Europa chiusa in se stessa su molti fronti; forse la gastronomia potrebbe insegnare qualcosa a riguardo.
Ho conosciuto Ali Ghawami, proprietario di Rays, ristorante che regala, tra l’altro, tramonti sul Duomo di Speyer (patrimonio dell’umanità UNESCO e cittadina incantevole adagiata sulle rive del Reno).
Avete presente un dolce sapido o un piatto salato zuccherino? Ecco, scegliete l’abbinamento che più vi ispira, perché proprio di quello vi voglio parlare. Un’esplosione di sapori: mandorla e limone, riso e amarene, gambero e miele. Forse solo lo chef (o pasticciere?) Corrado Assenza poteva arrivarci.
Quattro vini (e che vini!) toscani nella top 10 dei migliori vini d’Italia. E’ questo uno dei risultati emersi dalla “The winesider best italian wine awards” tenutasi a Milano; premiazione che ha incoronato miglior vino d’Italia il Brunello di Montalcino Cerretalto del 2010, prodotto nell’azienda agricola Casanova di Neri.
Si mangiano più merendine nel nord Italia, area con la più bassa percentuale di bambini sovrappeso. Si mangiano meno merendine nel sud Italia, regione con la più alta percentuale di obesità infantile.
Che si tratti di un paradosso è solo un’apparenza. Basta infatti incrociare i dati di due ricerche condotte nel 2014 per capire che la piaga dell’obesità è un problema complesso e non associato al consumo di merendine; infatti stile di vita e abitudini sportive influenzano molto la salute dei nostri figli.
Un sapore fresco, intenso e leggermente pungente: è questo quanto trasmette la nuova creatura di San Carlo, Cuore di Zenzero della linea Più Gusto®.
Che cosa (e quanto) deve mangiare una donna prima, durante e dopo la gravidanza? È questa la domanda alla quale Paola Pileri (esperta di nutrizione della donna in età fertile dell’Ospedale Sacco di Milano) ha tentato di dare risposta durante l’ultima edizione del NutriMi, l’appuntamento annuale di riferimento per tutti i professionisti della salute che operano nel campo dell’alimentazione e della nutrizione.
I risultati emersi dalle parole dell’esperta sono complesse tessere di un puzzle che, visto nella sua interezza, racconta un fabbisogno alimentare che possiamo suddividere in tre fasi ben distinte.