Nonostante i dati frammentari della ultime settimane, la campagna di raccolta delle olive sembra segnare un calo generalizzato rispetto alla media del decennio (- 11% secondo i dati Ismea e Coi elaborati da Coldiretti) ma in ripresa rispetto alla - disastrosa - scorsa annata, con punte del +40% nel sud, in particolare Sicilia e Puglia.
L'Italia non è l'unico Paese a soffrire: anche il primo produttore al mondo, la Spagna, fa segnare un calo produttivo del 10% pur restando ai vertici, seguita proprio da Italia e Grecia. A livello mondiale invece la raccolta è in crescita, con veri e propri exploit come quello della Tunisia che si avvia al raddoppio della produzione rispetto allo scorso anno.
L'olio EVO italiano, tra alti e bassi produttivi, si consola però con una qualità eccelsa: a giocare un ruolo determinante la siccità, che se da un lato ha provocato la diminuzione dei raccolti, dall'altro ha eliminato la mosca olearia, vero e proprio flagello degli oliveti.
L'annata 2017 però fa anche segnare una maggior consapevolezza della qualità dell'olio nazionale e della sua cultura, con una serie di manifestazioni destinate al grande pubblico che permettono di conoscere e apprezzare l'olivicoltura. La Camminata tra gli Olivi, lanciata per la prima volta in 120 comuni nell'ultimo weekend di ottobre, ha fatto segnare migliaia di partecipanti, dal Trentino alla Sicilia, con un exploit in Puglia dove la raccolta è diventata anche motivo di attrazione turistica.
Il prossimo weekend invece si apre ad Imperia la manifestazione più importante della stagione: Olioliva che farà della città ligure, da venerdì 10 a domenica 12 novembre, la capitale dell'olio EVO italiano. Oltre al solito ricco programma di eventi l’edizione di quest’anno si caratterizzerà per il focus sulla cultura dell’olivo e la sua valorizzazione.
In occasione del venticinquesimo dalla fondazione del Museo dell’Olivo voluto dalla Fratelli Carli di Imperia, si aprirà il 1° Forum Internazionale "La cultura dell'olivo, la cultura del Mediterraneo" che vedrà protagonisti alcuni tra i principali musei dell'olivo e dell'olio presenti nei Paesi mediterranei a vocazione olivicola (venerdì ore 9.30).
Nella tre giorni però ci sarà anche spazio per la cucina ligure, la Dieta Mediterranea e il turismo alternativo senza dimenticare l’esposizione di produttori d’olio e la possibilità di approfondire le tecniche di degustazione guidati un pool di assaggiatori.